CRONACHE DI ORDINARIA OMOFOBIA

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Puoi scoprire

Un report dell'omofobia in Italia dell'anno 2022/2023

Come l'omofobia cresce in Italia

In quali regioni ci sono più vittime

Se l'omofobia causa più omicidi o suicidi

Se l'omofobia colpisce più uomini, più donne o più persone transessuali

Quante vittime ci sono state quest'anno o negli anni scorsi.

REPORT DELL'OMOFOBIA IN ITALIA DA APRILE 2022 A MARZO 2023

Cartina con la mappa dell'omofobia in Italia nell'anno 2022

Il presente report, compilato in vista della Giornata Mondiale contro l’Omotransfobia, fotografa il fenomeno omotransfobico nell’ultimo anno. I dati si riferiscono al periodo che va dall’aprile 2022 al marzo 2023. Non è stato preso in considerazione l’ultimo mese poiché è normale che alcuni dati arrivino con qualche giorno o anche settimana di ritardo.

REPORT DELL'OMOFOBIA IN ITALIA DA MAGGIO 2021 A MAGGIO 2022

Cartina con la mappa dell'omofobia in Italia nell'anno 2022

1/05/2021 – 30/04/2022: almeno 148 persone, soprattutto ragazzi al di sotto dei 30 anni, hanno denunciato di essere state vittime di omofobia. A esse vanno aggiunti gli ospiti delle “Case Rifugio” per persone LGBT+ di Torino, Milano, Roma, Napoli (circa un centinaio). Gli episodi hanno interessato 62 località che vanno da Roma (2.873.000 abitanti) a Vallefiorita (1.618). Vi è una maggior concentrazione rispetto all’anno precedente (quando si erano distribuiti in 99 località) e si sono verificate sorprese in città finora considerate quasi “friendly” (Torino, con 19 vittime, ha raggiunto il livello di Roma pur contando un terzo degli abitanti). Si sono registrati picchi considerevoli nei mesi di giugno-luglio e ottobre, quando era in discussione il ddl Zan. Ciò fa pensare a una politicizzazione del fenomeno. Si assiste a una maggior violenza rispetto agli anni precedenti. Il numero di vittime di violenza fisica, precedentemente inferiore a quello delle vittime di episodi non aggressivi, rappresenta il 56%, alla faccia di chi sostiene che una legge contro l’omofobia punirebbe la libera espressione. Il luogo preferito dagli omofobi continua a essere la strada. Seguono i luoghi del tempo libero, la famiglia, la scuola, il lavoro. L’età media delle vittime è sempre più bassa.

REPORT DELL'OMOFOBIA IN ITALIA NELL'ANNO 2021

Cartina con la mappa dell'omofobia in Italia nell'anno 2020/2021

Le vittime di omofobia nel 2021 sono 191, tra cui 53 di aggressione singola, 49 di aggressione plurime, 2 di omicidio, 5 di suicidio indotto di cui 2 salvate in extremis, 82 di atti diversi. Nonostante sei mesi di restrizioni causa covid, la diminuzione delle vittime rispetto al 1919 è solo del 20%. Gli atti fisicamente violenti aumentano, segnando un’inversione di tendenza rispetto ai cinque anni precedenti, che ha fatto tornare i fatti fisicamente aggressivi in maggioranza, cosa che non capitava dal 2017. Più di metà degli aggressori ha meno di vent’anni. L’età media delle vittime arriva a 23. Forti picchi si rilevano a giugno (34 vittime) e ottobre (30 vittime): i mesi in cui è in discussione il ddl Zan.

REPORT DELL'OMOFOBIA IN ITALIA NELL'ANNO 2020/2021

Cartina con la mappa dell'omofobia in Italia nell'anno 2020/2021

Questa è l’Italia omofoba tra il 17 maggio 2020 e il 17 maggio 2021. Un anno di ordinaria omofobia in cui le vittime rilevate (cioè quelle che hanno esplicitamente sporto denuncia alle Forze dell’Ordine per fatti penalmente rilevanti anche in assenza di una specifica legge contro l’omotransfobia) sono almeno 190. Non è affatto escluso che un buon numero di ulteriori vittime abbiano fatto lo stesso ma non abbiano reso pubbliche le cose. E’ sicuro che molti, per loro motivi non condivisibili ma da rispettare, abbiano sopportato senza denunciare. La mappa è comunque, già di per sé, piuttosto colorata.

REPORT PERIODICI

APPROFONDIMENTI

A Mario, Daniele, Mario, Corrado, Alex, Ale, Andrea, don Franco, Saverio, Alessandro, Filippo, Daniele, Alessandro, Mattia, Vincenzo, Isabel, Marta, Vittoria, Aurora, Simona, Vittoria, Maria Paola, Orlando e ad altri cinquantaquattro amici di cui non conosciamo il nome, vittime di un mondo che vogliamo cambiare.